sabato 7 dicembre 2013

muri e sopracciglia



Una volta sono andato a riposarmi in montagna, da un amico, ci siamo divertiti, rilassati lui ha risolto molte cose che andavano risolte in quei giorni e io ero felice per lui. Io ovviamente cercavo me stesso come al solito, cercando di dare una direzione alla mia esistenza tormentata. Abbiamo costruito un muro di neve enorme che copriva tutto il piano terra dalla strada. Senza un motivo valido. È stata una fatica notevole. Zen. Poi con la fine dell’inverno si sarebbe sciolto. Su quel muro ho scritto una canzone, poi, mesi dopo, mi sono ritrovato in pianta stabile davanti al muro di berlino, uno dei muri più famosi al mondo a cantare canzoni che parlano di libertà, pace, natura, giovinezza e animali e muri.

Io corro, lei tira in dietro. Io sono ansioso, lei possiede la calma cosmica.
Io “mmh..”,
Lei  “si??”,
Io  “no, sai, forse, pensavo, che potresti provare a camminare, solo un po’ più veloce =D =D=D…”                
Lei  “HMMMM…”
Io  “No!...intendevo..cioè..”
Lei  “VAFFANCULO!”
Io   “Scusa”.

Ho detto che con la pazienza sto imparando mica uno può raggiungere subito livelli eccelsi, così, di colpo. Mentre credo di poter dire invece che è facile perderla. La pazienza.

In qualche modo, tra io che voglio un succo e lei che non me lo vuole comprare, arriviamo al muro. Ci sediamo sotto l’albero con i nostri rifornimenti molto poveri, acqua e qualche schifezza dolce, ultima sigaretta. Si va a lavorare. Parliamo d’altro, i compiti nel montaggio del palcoscenico sono ormai definiti da tempo. Tutto pronto. Lei continua a provare a svegliarsi del tutto a tre ore dall’effettivo risveglio. Io accordo la chitarra inaccordabile a 60°C sotto il sole. 
Occhiali da sole, armonica, si alzano i sipari. Tutto è perfetto, dvanti a noi c’era già della gente seduta. Qualcun altro passando curioso della coppia aspetta “pazientemente”(…ancora)l’inizio del nostro set. 
Parto con “Day by Day”, forse a gaia non l’ho neppure avvisata. 
Arpeggino iniziale, giusto al 60/70% solito standard. Adesso andiamo sul coretto e li convinciamo tutti a comprare il cd! BAM! 
Io sto cantando la strofa e lei il coretto, lei mi guarda, io la guardo,è un istante che dura un eternità ma finisce subito. E poi è un casino. Torno rovinosamente sull’accordo iniziale, e ricominciamo indecisi sul coretto. Ora bisogna pensare solo a recuperare il pubblico. Stiamo cantando, mi giro verso di lei, e vedo..vedo..IL SOPRACCIGLIO che esce dalla parte alta degli occhiali da sole.

Alcune donne tendono le labbra, altre si tirano le dita, altre girano il collo come dinosauri inferociti. Certe alzano solo un sopracciglio. 

È una questione di stile. 

Credo. 
Listen to Day By Day #galebseagull

nei prossimi giorni, nuovo album, nuovo video, nuovi concerti e nuovi post per #galebseagull
Galeb.

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