mercoledì 20 novembre 2013

Galeb e gli avanzi del mercato #1

Il mercato che si svolge 2 volte alla settimana su Maybachufer lungo il fiume a Neukolln, Berlino, è una bella situazione, è, a mio parere, uno dei migliori punti di incontro delle diverse culture che coesistono in questa città. Le bancarelle si intervallano tipo: turco che vende frutta e verdura, braccialetti cileni, ravioli italiani, coltelli thai , spremute di frutta fresca…
 È pieno di bambini,  di colori, di turchi che urlano, anche di gente annoiata che non vende niente. C’è di tutto.

Anche oggi è finita, cala il buio sul pontile tra il mercato e il fiume, sono rimasto solo io, lascio in custodia il mio fido sound system alla ragazza che vende mele cotte( se passate al mercato, da provare!). Devo comprare del cibo per una cena con amici. Sono in un mercato… Elementare Watson!!  Parto. Cerco funghi ma non li trovo, cerco il riso ma non lo trovo, contratto fino all’ultimo sangue per dei carciofi orribili, verdure per il brodo, erbe. Trovo i funghi, quelli noiosi…

Se uno si mette in un angolo, all’entrata del mercato vedrà entrare e uscire delle persone che non si fanno notare. Bisogna cercarli. Alcuni sono molto vecchi, alcuni meno. Certi sono zingari, altri no. Fin quando non ti tirano la manica o ti chiedono se hai finito il drink,per avere la bottiglia, non ti accorgi che ti sono arrivati di fianco. Spesso però comunicano tantissimo con lo sguardo, ma non sai mai se è il riflesso di tutte le persone a cui ha chiesto qualcosa che gli è rimasto fisso negli occhi, oppure un effettivo messaggio diretto a te.. cmq mi stanno simpatici, sono persone che spingono fino in fondo con tutte le loro forze, sopravvivere può essere dura per un vecchio squattrinato in una metropoli. Specialmente al nord.
“Ciao ragazza delle mele! A venerdì”. Adesso sono diretto a trovare del riso con cui farò il famigerato “risotto di funghi noiosi e carciofi schifosi”. A Berlino trovare del riso da risotto è come cercare la vena romantica nella musica dei Korn..                                                                                                              Ora non ho più chitarra, carrellino, asta e sacco legato sopra, ho anche tre borse di verdura! Sarà una lunga passeggiata .  Faccio tre metri quando dall’ombra si illuminano due occhioni. E vedo, al buio, sotto ad un albero, un vecchio signore, forse vecchissimo, che mi propone, parlando in un tedesco che, secondo me, non capirebbe neppure un tedesco, delle borse piene di roba. Dentro ci sono foglie di cavolfiore. Tante foglie di cavolfiore. Gli do 50 centesimi, ringraziandolo, ma dentro di me anche bestemmio un pochino. Penso a dove legarla. Sembro babbo natale versione pappone, col cappotto da gangster, il berretto di lana azzurro, e 4 sacchi pieni di cose indefinite. Me ne da un'altra e insiste che io la tenga senza che gli do altri soldi. Insiste proprio. Adesso sono come una bidella che tira il carrello, con tutti i sacchetti dell’immondizia, di tutte le classi della scuola. Lo ringrazio lui mi da la mano e mi saluta e si gira nel suo buio. sotto l'albero.

Vado in giro per Berlino per delle ore conciato in sta maniera pieno di borse di verdura.

La cena con gli amici.. un successone.

E non vi immaginate neanche la zuppa di foglie di cavolfiore che sta ribollendo in cucina da qualche ora.

Spero di non offendere l’istinto carnivoro del mio coinquilino, per il resto è tutta salute. Salute Sostenibile.

NON BUTTATE VIA LA ROBA DA MANGIARE

Grazie delle foglie!


Galeb.

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